L’acetone è estremamente infiammabile. È anche particolarmente pericoloso da utilizzare in quanto ha un punto di infiammabilità di -18°C. Inoltre, i vapori formano delle miscele esplosive nell’aria.

Con una pressione di vapore di 27,4 kPa, l’acetone è molto volatile, paragonabile all'etere, e occorre ripetere la sua applicazione più volte per ottenere una corretta pulizia. Il suo prezzo appare economico, tuttavia le quantità da utilizzare sono notevoli, senza contare le inutili perdite per evaporazione.

L’acetone presenta dei rischi sul piano della salute:

- Irritazione della pelle e delle mucose,

- Lesioni oculari gravi categoria 2,

- Depressione del sistema nervoso in caso di esposizione elevata,

- Cefalea, vertigini, sensazione di ebbrezza, coma, in alcuni casi con convulsioni,

- Nausea, vomito, ematemesi, acidosi metabolica,

- Effetti narcotici categoria 3,

- Tossicità specifica per alcuni organi bersaglio,

- Valore di esposizione limite 500 ppm Art. 4412-149 del codice del lavoro.

Si ricorda che lo stoccaggio, l’utilizzo o l’impiego di un liquido estremamente infiammabile deve essere dichiarato alle compagnie assicurative.

Tutte le regolamentazioni applicabili all’utilizzo dell'acetone sono indicate sul sito www.substitutionacetone.com.

fonti

inrs.fr FT 3 acetone

vulgaris-medical.com Tossicità dell’acetone

csst.qc.ca Acetone

La commercializzazione dell’acetone è vietata in numerosi paesi. L’acetone serve alla purificazione della cocaina. Catalizzato con acido cloridrico, è facile produrre, semplicemente, il TATP, un potente esplosivo utilizzato in atti terroristici.

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